
Counterparts + Being As An Ocean + Stick To Your Guns
Live @ Legend Club, Milano
23 Aprile 2019
Un live report di Alessandra Gordon con contributo editoriale e photo report di Paola Giacchino
A due anni dalla pubblicazione del full-length TRUE VIEW una delle band più toste del panorama attuale hardcore californiano, gli STICK TO YOUR GUNS hanno fatto il loro cameo nel Bel Paese il 23 aprile 2019 al Legend Club Di Milano. Un anno intenso per loro, che hanno imbarcato un lungo tour e che li ha visti alla lavorazione del nuovo album di cui la fan base degli STYG è in fremente attesa. Dopo aver avuto il piacere di fare una chiacchierata con Jesse Barnet lo scorso febbraio proprio circa il tour che ha baciato anche l’Italia, ho avuto il piacere di afferrare la loro performance italiana insieme alla nostra fotografa. Per la nostra intervista con Jesse Barnet degli Stick To Your Guns: www.sickandsound.it/interview-jesse-barnett-of-stick-to-your-guns-on-upcoming-eu-tour-and-more.
All photo credits go to Paola Giacchino. Right to use permitted by courtesy of ©Paola Giacchino photographer.
Gli STYG ci hanno graziato in una giornata fredda e di pioggia e con loro hanno portato niente di meno che un’altra band che seguiamo a tutto tondo in redazione e per la quale siamo soprattutto qui: i COUNTERPARTS. Grande etichetta la loro, la Pure Noise Records, che da pochi giorni ha annunciato un tour stratosferico per accendere la miccia di un’infuocata estate statunitense con un macro tour che includerà TERROR, COUNTERPARTS, STICK TO YOUR GUNS, YEAR OF THE KNIFE e SANCTION. La crème de la crème del roster dal veterano al breakout.
COUNTERPARTS
Set the roof on fire tonite
Un altro evento unico al quale abbiamo avuto il piacere di partecipare quello dei COUNTERPARTS a Milano, dopo la data dello scorso anno, la testimonianza che portiamo in redazione può essere riassunta con la parola “energia”, perché ogni show “à la Counterparts” propaga la stessa immutata energia dal palco alla folla. Introdotti da Nasty e Get The Shot, la formazione ha alzato l’asticella del voltaggio in modo decisivo.
Sempre travolgenti e galvanizzanti, cortesia del carismatico Brendan Murphy, hanno sfoggiato la performance di tracce dall’ultimo album You’re Not You Anymore del 2017, tra cui uno dei brani all’apice della deflagrazione e uno dei miei preferiti del disco: Bouquet. Gran bel mastodonte arrivato per terzo nella setlist, dopo un altro estratto dall’album: No Servant Of Mine, rabbia poetica per così dire e la brutalità controllata del brano Monument, pezzo forte estratto dalla collezione di B-sides da sei minuti e tre brani esclusi dalle sessioni di recording dei precedenti album sotto al nome di Private Room EP dell’anno scorso. Tra la costante abrasione in screaming sulle corde vocali di Brendan, che quest’anno ritroviamo in versione biondo platino, i Counterparts ci mollano anche altri due pezzi memorabili del full-length sopra: Swim Beneath My Skin e Haunt Me.
Agli amanti del pogo e dell’hardcore più corrosivo a tutto fragore e tappeto ritmico sussultorio consiglio almeno una volta nella vita un’esibizione dal vivo dei Counterparts, perché il coinvolgimento del pubblico è qualcosa di magico. Lasciarsi travolgere è un attimo alle parole di Brendan che aizzano la fan base ogni volta che chiede un circle pit, e stasera abbiamo visto corpi che volavano e una costante richiesta prontamente soddisfatta da noi che eravamo al di qua del palco. Con i Counterparts ci siamo sentite a casa, nel venue era come stare in una grande famiglia. L’atmosfera energica e amichevole che si crea è un aspetto fondamentale di un concerto della formazione dall’Ontario.
Durante le ore che si passano in loro compagnia non c’è nessun tipo di distinzione, né discriminazione, come ci tiene a sottolineare la nostra fotografa, che attraverso l’obiettivo ha scorto numerosi dettagli del caos volutamente non controllato dei Counterparts. Tanto vero in questa tappa al Legend Club, come nella precedente, ognuno è stato interamente libero di manifestare la propria natura e il proprio essere senza giudizi, senza sguardi storti. C’è stato chi si è sentito dotato di tanto libero arbitrio da ballare senza una minima coordinazione, calciando a gamba tesa.
Ma vogliamo parlare di che vuol dire abbracciarsi Brendan Murphy? Scordatevi la security che vi afferra all’istante appena vi sporgete dalla transenna. Con i Counterparts i fan sono stati tirati direttamente sul palco. Sono ricordi memorabili quelli del crowd surfing e abbracci con il cantante, scene della folla entusiasta che ha cantato a squarciagola col frontman e ammassi di persone dalle quali spunta la testa di Brendan e quella sua magliettina bianca della serata con scritto “Fresh Cut Flowers”: un po’ baggy, un po’ fantasticamente nerd. Stabilire un contatto tanto stretto con il pubblico è l’asso nella manica delle band, specialmente nell’hardcore e nel metalcore più abrasivo e allo stato grezzo, dove tutto è permesso.
I Counterparts ci hanno salutato su una doppietta mortale, Burn e The Disconnect, di cui il brano closer è stato spesso il cavallo di battaglia finale di altre esibizioni. Tra le altre cose, Brendan Murphy ha ringraziato il pubblico milanese, e ha citato proprio la data dell’anno scorso, dicendo che era la seconda volta per loro e si è complimentato. Ma in verità siamo noi a ringraziare la formula distruttiva di questa formazione, che riesce sempre a mettere a segno un numero memorabile e che si porta a casa ancora in cardiopalmo.
Abbiamo fatto qualche domanda a Brendan Murphy poco prima di imbarcarsi per questo tour europeo, leggete cosa ci ha raccontato in quanto ad aspettative e attesa per queste date durante la nostra intervista: www.sickandsound.it/interview-brendan-murphy-of-counterparts-on-upcoming-spring-eu-tour-and-more .
BEING AS AN OCEAN + STICK TO YOUR GUNS
Frontman e non solo
Parliamo di questo evento e dei suoi frontman, di un Brendan Murphy scatenato e onesto fino al midollo, di un Joel Quartuccio (Being As An Ocean) bisognoso di contatto fisico e di un Jesse Barnet (STYG) grande motivatore.
Passiamo quindi ai BEING AS AN OCEAN e gli Stick To Your Guns, headliners della situazione e ancora detentori di uno scettro infuocato.
Che dire di Joel Quartuccio, che abbiamo trovato più scarico di Brendan, nonostante si sia dimostrato uno screamer da corrosione di corde vocali. Il confronto coi Counterparts fa pendere l’ago della bilancia ancora su di questi. Di lui c’è da dire che ha una tendenza, o mania se vogliamo, di stare in mezzo al pubblico. Ma non per un solo istante, spesso e volentieri, passa parte del tempo in mimetismo da fan base. Ne abbiamo ritrovato lo stesso comportamento durante l’IMPERICON NEVER SAY DIE! TOUR 2018 al Santeria Club di Milano lo scorso novembre.
Energia e passione raggiungono l’apice con gli STICK TO YOUR GUNS, il cui spettacolo non ha deluso neanche un po’. Con un Jesse Barnet in camicia a quadri e a metà concerto già grondante di sudore, la formazione di Orange County ha mollato una selezione che ha estratto tracce dall’intera discografia o quasi.
Dalla traccia opener What Choice Did You Give Us? e uno dei brani in coda Nothing You Can Do To Me fanno fare un salto nel 2015 con l’album Disobedient, quinto lavoro della formazione californiana e ultimo ad uscire su Sumerian Records, prima che la band entrasse nell’incandescente roster della Pure Noise. Ma anche e soprattutto, i brani sono stati estratti dall’album Diamond del 2012 di cui soltanto alcune sono state: We Still Believe, Against The All, Such Pain, Empty Heads, Bringing You Down.
Dall’ultimo lavoro True View le immancabili Doomed By You e Married To The Noise, di cui la seconda è ancora una delle mie preferite nel disco e ora anche in versione live. Non c’è che dire, gli Stick To Your Guns sono dotati di un grande carisma, il che si riflette specularmente su una performance messa a segno a puntino prima di portare al termine con altre poche date il tour europeo.
Prima di uno degli ultimi brani in chiusura, il cantante ha regalato una chicca di esperienza di vita che vale la pena menzionare. Con passione e onestà ha fatto un discorso di cui la nostra fotografa ricorda le parole e ce ne regala la sbobinatura: “Ognuno di noi è importante, ognuno di noi al mattino deve svegliarsi essendo consapevole di quello che può fare e nessuno può dirci che non siamo in grado di fare qualcosa, e quello che vogliamo, lo possiamo ottenere”. È stato un momento memorabile e piacevole con cui ci siamo portate a casa una serata di ricordi e grandi emozioni, dal carnaio da cui abbiamo sperato di uscire vive e che in definitiva, si stampa tra gli eventi più clamorosi di questo 2019 di SICK and SOUND.
Counterparts setlist completa del live @ Legend Club, Milano, 23.4.2019
No Servant Of Mine
Monument
Bouquet
Stranger
Haunt me
Witness
Swim Beneath My Skin
Burn
The Disconnect
SICK AND SOUND ringrazia sentitamente KINDA Agency per la collaborazione e aver reso possibile la nostra presenza all’evento di Stick To Your Guns + Being As An Ocean + Counterparts al Legend Club di Milano il 23 Aprile 2019. Un ringraziamento speciale va al contributo editoriale e fotografico da parte della collaboratrice e fotografa Paola Giacchino.
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