
GOJIRA. THE WAY OF ALL FLESH.
Una recensione di Stefano Fazio
Chiunque abbia assistito ad una performance dal vivo dei Gojira vi racconterà senza dubbio di quelli che sono i due principali perni del sound della band francese: potenza e, soprattutto, precisione.
Il loro assalto sonico viene creato, infatti, più dalla maestria con il quale ogni nota o percussione viene posizionata all’interno del contesto della canzone piuttosto che da distorsioni esagerate o suoni resi artificiosamente enormi. Il suono caratteristico dei Gojira risulta tagliente ed affilato, e la potenza di cui potrete godere ai loro live è un eccellente ritratto di come siano i loro lavori in studio. The Way Of All Flesh è forse il miglior esempio di questa creatura sonora.
Il pezzo con il quale quest’opera si apre, Oroborus si erge immediatamente come perfetta rappresentazione di quello che sarà il resto del disco. Il riff iniziale è forse uno dei più famosi del gruppo, e il drumming di Mario Duplantier si pone istantaneamente come uno dei migliori nella scena metal moderna.
I pezzi sono composti da svariate sequenze, che vanno a comporre un fluire sonoro spigoloso ma al tempo stesso incredibilmente coeso. Nessuna sequenza risulterà fuori posto o fuori tema nel contesto della canzone (né tanto meno del disco) e anzi il continuo creare e rilasciare tensione vi terrà attenti per tutta la durata del vostro ascolto, così come il frequente utilizzo di figure ritmiche irregolari.
L’eccellente produzione permette ai quattro di Bayonne di esprimere tutto il loro potenziale, permettendo un ascolto limpido di ogni strumento in qualunque momento.
L’insieme di questo lavoro chirurgico seppur istintivo e ferale ci ha permesso di godere di pezzi come l’incredibile Toxic Garbage Island (ad oggi il mio pezzo preferito) e l’aggressivissima Yama’s Messenger.
Quello che è il metal dei Gojira rappresenta secondo me la migliore evoluzione di ciò che il death metal degli anni ’90 è stato. Una versione matura e studiata, piuttosto che un’estremizzazione spesso inopportuna e poco dedita all’aspetto prettamente musicale. Fortuna vuole che pare non abbiano intenzione di fermarsi presto (specialmente dopo l’ottimo Magma), e potremo quindi goderci la loro musica per molto altro tempo.
Sono onorata di ospitare la recensione dello storico album dei Gojira The Way Of All Flesh di Stefano Fazio, blogger e recensore presso NINTH CHORD SITE.
Vi lancio i suoi contatti a seguire:
www.ninthchordsite.wordpress.com
www.facebook.com/stefano.fazio.75
Per tutte le recensioni sui nuovi album di SICK AND SOUND:
www.sickandsound.it/category/albums
Per tutte le recensioni sui concerti di SICK AND SOUND:
www.sickandsound.it/category/concerts
Per tutte le interviste disponibili su SICK AND SOUND:
www.sickandsound.it/category/interviews