
IMPERICON NEVER SAY DIE! TOUR 2018
Being As An Ocean, Northlane, Alazka, Polar, Casey, Currents, Thousand Below
Live @ Santeria Social Club, Milano, 16 novembre 2018
Un live report di Giuseppe Naso e photo report di Paola Giacchino
Si scrive “IMPERICON NEVER SAY DIE!“ ma si pronuncia “che fi*ata, la culla rinascimentale del metal-core in tour a Milano“, la G è muta.
Scena del crimine: la splendida cornice del Santeria Social Club.
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IMPERICON NEVER SAY DIE! TOUR 2018
Thousand Below e Currents
L’IMPERICON NEVER SAY DIE! TOUR deflagra in tutta la sua ruggente furia alle 18:30 con i Thousand Below, band californiana all’esordio nel 2017 con l’ottimo “The Love You Let Too Close“. Il quintetto di San Diego è l’apertura ideale al festival, bisogna riconoscerlo, non si pubblica un primo album di successo senza attitudine, tecnica, una commistione di suoni ben assemblati ed un cantante versatile e capace come James DeBerg. In poco più di 20 minuti, oltre a mangiarmi il fegato per la differenza di età tra me e i Thousand Below, mi lascio spettinare dal post-hardcore di Sleepless, Vein, Tradition e Sinking Me. La lungimiranza della Rise Records viene ripagata abbondantemente dalla reazione estasiata del pubblico del Santeria e la linea passa ai Currents.
Impostiamo il GPS in direzione Connecticut per una spremuta 100% metalcore, senza conservanti né zuccheri aggiunti. Nati nel 2011 e fortemente influenzati da colleghi dal pedigree di Northlane e Architects, i Currents piantano saldamente il loro vessillo sul palco del Santeria in una mezz’ora di puro agonismo, da tenere a mente Apnea, Night Terrors e Delusion.
All photo credits go to Paola Giacchino. All rights reserved. Unauthorized use, alteration or reproduction is strictly prohibited and prosecuted.
IMPERICON NEVER SAY DIE! TOUR 2018
Polar e Casey
Ottimo lavoro quello svolto dai fonici del localone milanese, raramente ho potuto godere una cosi costante qualità del suono in un contesto da festival indoor. Il tempo di una birra veloce con Pau (la nostra fotografa) ed è il momento dell’ondata UK: Polar e Casey.
Adam Woodford, frontman della post-hardcore band Polar, accoglie la gremitissima sala concerti con un abissale e tesissimo urlo; Lo start di una breve setlist che tra circle pit e surfing ci accompagnerà tra le braccia dei Casey, nuova e piacevole frontiera del melodic hardcore di matrice gallese. In tour a sostegno dell’ultimo acclamato lavoro “Where I Go When I Am Sleeping“, la band di Tom Weaver si aggiudica l’Oscar nella categoria BEST EMO MOMENT per il profondo monologo dedicato alla piaga del suicidio, che lo stesso cantante ha dovuto affrontare in passato.
IMPERICON NEVER SAY DIE! TOUR 2018
Alazka, Northlane, Being As An Ocean
Arriviamo così alle ultime tre portate di questo ALL YOU CAN HATE milanese: Alazka, Northlane e i Being As An Ocean.
Ho visto una band tedesca di nome Alazka, cantare HAPPY BIRTHDAY indossando il tricolore nostrano sulle spalle, un impeto di entusiasmo mi assale, secondo solo a quello di Bob Dylan durante le riprese del video We Are The World. Scherzi a parte, i crucchi sanno il fatto loro, l’accoppiata BAD COP-GOOD COP dei giovani singer Tobias e Kassim funziona alla perfezione, arpeggi smielati e distorsioni tempestuose incantano un tale concentrato di acne e “scivolizie” adolescenziali, che uno starnuto sulle prime scatenate file, comporterebbe una schiacciante accusa per pedofilia.
Sesto cambio palco della serata ed è tempo di mettere alla prova gli australiani Northlane, ma fermi tutti un istante: va bene urla e ovazioni ma chi diavolo è quel cantante e che fine ha fatto Adrian Fitipaldes? Una base elettronica e luci demoniache introducono Vultures, Alex perdonami ma “ca**o che figata!”. La voce sprigionata dalla new entry Marcus Bridge è una sventagliata di piombo sparata dritta in faccia, presenza scenica ed attitudine ad un livello che eguaglia e surclassa anche… come si chiamava… Sifil… Fito…Fitipaldes chiii?
I settecordiani Josh Smith e Jon Deiley si riconfermano chitarristi di assoluto prestigio e se dopo la performance di questa sera avete ancora dei dubbi, correte ad ascoltare l’album Mesmer, una delle gemme del 2017. Per la recensione di SICK AND SOUND di Mesmer: www.sickandsound.it/corpi-biomeccanici-dal-cuore-umano-organi-digitali-northlane-mesmer.
Sezione ritmica al limite della legalità, il basso di Alex Milovic in Citizen è in grado di sculacciarti come neanche vostro padre e Nic Pettersen, l’incappucciato, con Intuition avrebbero dovuto sostituirlo a Rocco Siffredi come testimonial Unieuro: BATTE, SEMPRE, FORTE!
Le influenze stilistiche di band come TesseracT e Skyharbor si notano e la performance dei Northlane è una lezione di crossfit e il pubblico risponde con altrettanto agonismo alle mazzate progressive metalcore di un gruppo che in Italia non ha ancora il successo che realmente merita, PRENDETE APPUNTI!
Prima dei titoli di coda di questa serata, ecco salire i Being As An Ocean, from California. Reduci dalla pubblicazione dell’ultimo “Waiting For Morning To Come” e attivi sulla scena melodic hardcore dal 2011, onestamente, l’unica cosa che mi è rimasta impressa di questa band è il cantante Joel, più giù che su dal palco, per carità bello stare tra i fans e creare legami tantrici ad ogni passaggio ma in tutta sincerità e per la prima volta nella mia vita ho abbandonato un concerto poco prima della fine e la colpa ha solo un nome: NORTHLANE.
Il gap tecnico/qualitativo tra le due band è notevole e se esistesse una giustizia divina gli australiani sarebbero gli headliner di uno dei più sorprendenti festival attualmente in circolazione in Europa, grazie Milano e grazie ad Alex di SICK AND SOUND per la strepitosa occasione.
Giuseppe Naso
Ho il piacere di ospitare questo live report sull’ IMPERICON NEVER SAY DIE! TOUR con Being As An Ocean, Northlane, Alazka, Polar, Casey, Currents, Thousand Below @ Santeria Social Club, Milano, il 16 novembre 2018 da parte del nostro Live Reporter e Senior Editor Giuseppe Naso con contributo fotografico della collaboratrice e fotografa Paola Giacchino.
SICK AND SOUND ringrazia sentitamente KINDA Agency per la collaborazione e aver reso possibile la nostra presenza ad un evento tanto straordinario.
Per sapere di più sul nostro Senior Editor e Live Reporter Giuseppe Naso, Spike, sbirciate nel suo music background:
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