
OF MICE & MEN
Gli OF MICE & MEN (Aaron Pauley, Phil Manansala, Alan Ashby, Valentino Arteaga) sono una di quelle rare band che non solo sono sopravvissute al cambiamento, ma che hanno fatto di un cambio di lineup e di etichetta discografica un indiscutibile punto di forza.
Li ritroviamo nel 2021 con una sorprendente transizione dalla precedente etichetta discografica Rise Records alla nuova SharpTone Records, che nell’ultimo anno ha siglato contratti con band ultrapromettenti del panorama metalcore. Una grande conquista per l’etichetta statunitense, che vede uno dei nomi più leggendari entrare a far parte del roster. Il nuovo contratto è accompagnato dall’uscita di TIMELESS EP il 26 febbraio 2021, come parte di una trilogia di EP combinata nel settimo album in studio degli Of Mice & Men, previsto entro la fine dell’anno.
OF MICE & MEN. TIMELESS EP.
Panoramica
Timeless EP esce lo stesso giorno del nono album dei mastodonti del metalcore inglese, gli Architects, una data che alza l’asticella della qualità in fatto di release metalcore del 2021. Gli Of Mice & Men sono una di quelle legioni infrangibili e lungimiranti del metalcore, che di uscita in uscita, tornano con una quantità maggiorata di aggressività e di determinazione, come visto per la precedente uscita EARTHANDSKY e un ritorno significativo all’heaviness viscerale insita nel marchio originale. Per questa uscita, il salto di qualità è notevole e mette in vetrina tre brani di grande impatto. Nel nucleo di questa pubblicazione c’è una catchiness distintiva dei brani, espressa non solo attraverso i ritornelli virali, quanto a un uso pregiato del melodico che crea soundscape ad alta orecchiabilità, cortesia di synth e scenari sonori suggestivi. Sull’altro versante, quello dove l’aggressività regna sovrana l’orecchiabilità incontra anche il groove e l’headbanging.
OF MICE & MEN. TIMELESS EP.
Recensione
L’EP attacca dalla title track Timeless, dove la componente melodica è diluita su due precursori: uno scenario atmosferico e un giro di chitarra circolare melodico. Il riffing circolare è quello che guida in parte il processo di scrittura generale degli Of Mice & Men, non solo adottato per questo capitolo. Un elemento tipico che torna e si lascia facilmente trattenere all’interno di un arrangiamento più o meno dinamico. Dei tre, Timeless è il brano più aderente allo stile tradizionale della formazione. Accoglie un ampio ritornello in pulito, il giusto boato di bassi, accelerazioni in frenesia ritmica e ammirevoli momenti di aderenza chirurgica tra pelli e corde, in particolare quello in esplosione dal breakdown che arriva al minuto 3,16. Riavvolgendo il brano, quelli che restano fermi nella memoria sono il giro di chitarra melodico squisito e il ritornello.
In questo nuovo Of Mice & Men l’orecchiabilità non è soltanto riconducibile al melodico ma anche di groove tenace e se vogliamo di quella struttura che oltreoceano chiamerebbero heavy-yet-hooky come accade in Obsolete. Obsolete è stato il degno portavoce dell’EP, qualcosa destinato a una resa scenica in versione dal vivo e che mi auguro di vedere presto dall’altra parte di un palco per sbattere la testa fin dall’apertura. Un brano incendiario di nascita, che attacca con un riff tanto regolare quanto contagioso attraverso tutto il brano insieme a una doppietta geniale di blast beast. Il brano la sa lunga di come si coinvolge su un tappeto ritmico sussultorio e di come si innesca l’headbanging. Spara a pieni cilindri e si squarcia su uno di quegli anthemic chorus che neanche volendo si dimenticherebbero. Qui il lavoretto di chitarra melodica è fine, alleato perfetto all’inconfondibile timbrica in pulito di Aaron Pauley, a oggi il cantante metalcore per double vocals che preferisco per il clean unico. Una componente che poche band hanno, perché tendenzialmente un cantante per double vocals ha una manifesta padronanza sull’uno o sull’altro versante. Se la versione pulita è distintiva per la portata radiofonica, Aaron Pauley ha una capacità altrettanto solida sul versante del growl, e un’abilità vocale in generale che è decollata attraverso la discografia.
La mini collezione di brani si conclude con Anchor, perla dell’intera selezione. Un brano intorno al quale poco si può girare con le parole: un brano bellissimo per la proporzione osmotica di melodico e aggressivo. Arriva avvolto da un soundscape etereo sintetizzato e un involucro melodrammatico. Magica nell’intro, la traccia lascia col fiato sospeso attraverso tutte quelle sezioni collocate, o meglio incastonate, tra i passaggi di chitarroni e heaviness a spreco. Soffia acqua sul fuoco ogni volta che l’arrangiamento si spegne sul cantato con quel tanto di campo di distanza in mic, e uno scenario nebulizzato, minimalista, preludio delle sezioni dove sul fuoco successivamente torna a soffiare benzina. Chiude in circolo come aveva aperto, con la stessa atmosfera evanescente. La traccia di chiusura si porta via una selezione di brani infallibili, che aprono uno spiraglio sulla versione lunga che avanza in avanguardia mettendo a segno tre dei singoli più memorabili della tracklist definitiva. E decisamente tra questi, almeno un paio di brani entrano a fare parte della selezione dei singoli più ascoltati dell’intera discografia firmata Of Mice & Men.
Gli Of Mice & Men aprono il 2021 col botto e continuano senza esitazioni la strada del successo, intrapresa in origine con grande determinazione e confermata negli anni con grande resilienza, la cui unica destinazione è la Hall Of Fame delle formazioni leggendarie del metalcore statunitense.
Rating: 10/10
Brani suggeriti: Obsolete, Anchor
Of Mice & Men – Timeless EP tracklist:
1. Timeless
2. Obsolete
3. Anchor
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