
PAPA ROACH.
WHO DO YOU TRUST? È davvero il caso di chiederselo prima di ascoltare l’ultimo disco dei PAPA ROACH. La band californiana di Jacoby Shaddix, Jerry Horton, Tobin Esperance e Tony Palermo ha varcato non solo la soglia di più di 25 anni di musica, ma anche quella del decimo album con WHO DO YOU TRUST? che è arrivato il 18 gennaio 2019 tramite Eleven Seven Music.
PAPA ROACH. WHO DO YOU TRUST?
Overview
Se avete letto delle recensioni prima di ascoltarlo, e vi state chiedendo di quale fidarvi, la risposta migliore è del proprio istinto. Si tratta di un disco da 12 tracce con altissima post-produzione, che a partire dalle fondamenta alternative rock in veste anthemica, sfonda il perimetro della rock arena per addentrarsi nel rap metal, nel pop rock, nel punk, nell’industrial con ingente armamentario elettronico. I Papa Roach hanno esplicitamente voluto creare un disco vario, dinamico e che riflettesse in pieno la capacità e l’ispirazione di voler creare musica completamente nuova per spingersi in varie tipologie di generi.
Restando affezionata alle vecchie sonorità di album leggendari come Infest del 2000 (con scarafaggio in copertina, ve lo ricordate?) e di tutti quei brani come Last Resort, che hanno segnato la mia adolescenza, so che quel tipo di musica non tornerà più ma c’è da comunque da dire su questa versione di Papa Roach reloaded.
PAPA ROACH. WHO DO YOU TRUST?
Sperimentazione assoluta e numerosi generi
Track by track review
È chiaro che i Papa Roach hanno avuto il coraggio di correre rischi stilistici che si sapeva potessero compromettere una parte di fan base che cercava un disco di bangers. Però è altrettanto chiaro che alle soglie di 26 anni di carriera, mantenere un sound identico attraverso più di due decadi non rispetta un processo evolutivo naturale, dei Papa Roach come musicisti e del pubblico che ha attraversato generazioni e una mostruosa modernizzazione tecnologica. Si tratta indubbiamente di una pubblicazione che incontrerà il gusto personale e che abbraccerà numerose orecchie da diversi soundscapes.
Per cominciare The Ending che ha tutto l’aspetto di una traccia elettronica in versione vintage grazie alle tastiere retrò, un gustoso ritornello di reminescenza hard rock e un lavoretto di elettrica molto orecchiabile. Un altro pezzo con lo stesso anthemic chorus carico di potenza è l’esplosiva Renegade Music interamente sul versante della rock arena miscelata a quel tanto di rap metal, che funziona alla grande. Con tanto di gang chants sul ritornello scatenato è sicuramente un pezzo che incontrerà la versione live. Tra i pezzi suggeriti anche la traccia closer Better Than Life, che apre con influenza rap moderna e si evolve alzando l’asticella al massimo del voltaggio, attingendo all’hard rock e all’impeto di un ritornello energico sopra a una base elettronica coinvolgente.
Ascolta Papa Roach – Renegade Music:
Not The Only One si divide tra allegre sezioni con chitarra acustica e sezioni di pop rock e rock industriale. Una traccia molto nevrotica nei cambiamenti repentini. Who Do You Trust? è trainata dentro al rock dalle tinte elettroniche e alternative. Suggerisce un curioso riferimento immediato ai Daft Punk nel pre-chorus a più voci robotizzate. La traccia che dà titolo al nuovo dei Papa Roach fa un uso abbondante di chitarra ritmica e spinge quanto mai a battere irrimediabilmente il piede sull’andamento sincopato e incalzante del ritornello. Facilmente annoverabile tra le tracce preferite e più energiche.
Elevate di reminescenza Imagine Dragons, ha una sezione ritmica rap in down tempo con accompagnamento minimal e un ritornello melodico inclinato al pop. Quest’ultimo ha un suo perché nel riuscire a coinvolgere l’ascoltatore dalla seconda rivisitazione non solo sul chorus, ma anche sul groove di base. Sullo stesso versante pop Come Around, che farà impazzire le ragazzine, sdolcinato e mellifluo nell’arpeggio pulito nel retro e nel catchy chorus tipico di tante giovani band moderne. Sulla stessa tipologia di delivery una traccia più avanti nella selezione, Problems. Non sono decisamente i brani tipici che ci si aspetterebbe da una band come i Papa Roach. Parte del quartetto melodico, Feel Like Home che subisce una transizione verso le tonalità romantiche precedenti al pop in versione punk. Per essere un pezzo pop-punk è veramente ben costruito su un motivo dotato di riff ascendente e un coretto virale.
Particolarissima traccia che merita un commento è Top Of The World che sfrutta una base rap, un’altissima sintetizzazione e un’atmosfera sospesa, che viene nebulizzata in slow motion per appoggiare un effetto trip sul verso rappato. Il pezzo è sublimato da un ambience orientale e funziona bene sul rap metal che vuole esporre in vetrina.
Sono stati eclettici e temerari sì i Papa Roach, e mettono in scena anche un numero dal punk nella versione old school, si chiama I Suffer Well e corre su un tappeto ritmico esagitato insieme alla chitarra in crunch, mentre la linea vocale disperata urla a squarciagola. Un numero di furia punk di un minuto e venti circa.
Il penultimo brano Maniac entra nella rock arena in versione industriale, onesta e trainata dall’emozione del testo legato alla salute mentale, l’ansia e quantaltro, esplode sulla formula di catchy chorus proposta soprattutto in apertura del disco, quanto anche nell’imminente chiusura con Better Than Life già discussa.
L’apertura e la chiusura di questo nuovo album dei Papa Roach, Who Do You trust? sembrano essere due cose veramente azzeccate in una miscela stilistica che lascia a volte spaesati a volte compiaciuti delle numerose influenze. C’è stata della temeraria creatività dietro questo disco, troppa sperimentazione per una persona come me che beve una traditional cup of tea di metalcore e simili ogni giorno. Nonostante un dinamismo da curve e impennate, riuscirete sicuramente ad isolare qualche traccia preferita, qualche altra la detesterete.
Rating: 8/10
Brani suggeriti: The Ending, Renegade Music, Better Than Life, Who Do You Trust?, Top Of The World
Papa Roach – Who Do You Trust? tracklist completa:
1. The Ending
2. Renegade Music
3. Not The Only One
4. Who Do You Trust?
5. Elevate
6. Come Around
7. Feel Like Home
8. Problems
9. Top Of The World
10. I Suffer Well
11. Maniac
12. Better Than Life
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